«Da piccola guardavo sempre i programmi tv di Alberto Angela. Volevo diventare la sua versione femminile. E iniziai a studiare archeologia».

Carolina si laurea due settimane dopo l’inizio del lockdown, dalla sua cameretta a Roma, in videocall. I tempi non sono ideali. Quando l’Italia gradualmente riapre, lei trova alcuni lavoretti come archeologa in cantiere per la realizzazione delle opere pubbliche: «Ero la persona che ‘‘ferma gli scavi della metro”», scherza, «ma io non ho mai trovato niente».

Ma più di tutto, in quei giorni vede Roma tornare a vivere, uscire di casa, riempire di nuovo piazze e bar.

«Ho iniziato a fare la turista nella mia città. E sentivo di voler divulgare quella bellezza sui miei social».

Inizia a raccontare monumenti, strade, sotterranei sulla pagina “Piaceri di Roma”, presente sia su Instagram e TikTok. Funziona, perché la bellezza condivisa funziona sempre, specie dopo la pandemia.

E oggi Carolina è una delle fonti più consultate e affidabili su cosa fare in città. «Mi interessano le tracce di quello che è stato fatto prima di noi. Amo i sotterranei delle chiese. I miei preferiti sono quelli di San Martino ai Monti».

Il luogo che consiglierebbe a chi avesse soltanto un’ora da passare a Roma rimane però il Colosseo: «Da visitare all’alba, quando ci sono poche persone e la città deve ancora svegliarsi. Per entrare in un qualche tipo di armonia con il nostro passato».

Per il futuro, invece, Carolina sogna di costruire qualcosa di suo, magari un’agenzia, «per far scoprire luoghi insoliti e divulgare la bellezza del territorio». Tipo un programma di Alberto Angela, ma dal vivo.

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